HA PUBBLICATO il libro “IL LETTO in tasca ”pensieri sul letto

Gisela Josefina Lopez Montilla è una straordinaria cantautrice Venezuelana che da anni vive in Italia, un’artista sensibile, capace di tradurre qualsiasi idea interessante, in un reale progetto. Sotto l’aspetto umano rivela un’estrema semplicità nel mettere a suo agio l’interlocutore e conquistare chiunque incontra. Gisela insieme a Giovanni Caruso (chitarrista, compositore/arrangiatore, direttore di coro e di orchestra) compone il duo G&G. che da anni si esibisce in Italia e all’estero, in occasione di importanti eventi e rassegne concertistiche. Il loro repertorio è composto da canzoni inedite, tra le quali è giusto ricordare ‘Nota de Amor’, ‘Que es la vida’, ‘Frater omnium’, ‘Un ratito’. Numerose sono le partecipazioni del duo G&G a dirette radiofoniche e televisiva tra le quali è doveroso ricordare (Canale Italia TV, Gold TV, Radio Vaticana, Radio Mambo, Radio Popolare, Radio Città Futura, Radio Voz latina, Colors Radio). Il duo G&G. compone videoclip di tali vivacità musicali che hanno avuto la capacità di riscuotere ovunque grande successo di critica e di pubblico. Nel videoclip ‘Nota de Amor’, che si può ritrovare sia sui Social Network che sui canali Youtube, si parla di amore a 360 gradi e di integrazione tra culture diverse. Sono tutti brani di impatto immediato che hanno lasciato un segno indelebile nell’ambito della musica latinoamericana. Gisela oltre ad essere un’artista di grandi capacità interpretative, coltiva da anni, “l’hobby della scrittura”: recentemente ha ultimato un libro denominato “Il letto in tasca”, Pensieri sul letto.Noi di Latina Flash abbiamo avuto il privilegio di incontrarla, per conoscere più da vicino, i dettagli della sua recente pubblicazione.
Gisela hai ultimato e presentato da poco un libro denominato “ il letto in tasca”- pensieri sul letto-cosa ci puoi dire a riguardo?
E’ necessario fare una giusta premessa: chi è che non ha mai avuto un letto in vita sua o non ha mai sognato di andare a letto dopo una giornata di lavoro? Mi sono divertita tantissimo a scriverlo, ricordo che quando dissi per la prima volta che stavo per scrivere un libro e ricordavo il titolo, in tanti rimanevano sbalorditi e si mettevano a ridere perché il letto lo collegavano al sesso. Nel momento in cui invece, spiegavo le motivazioni per cui avevo deciso di scrivere su questo prezioso oggetto che ci accomuna, allora in tanti si sono ricreduti e hanno capito le mie vere intenzioni. E’ un libro di sole 92 pagine, ed è dedicato a tutte le persone che hanno desiderato un letto in vita sua, la copertina molto carina e semplice l’ha disegnata mia figlia e mi rivolgo a lei dicendole “sei il terzo miracolo di vita, ti amo, davanti a te hai un mondo tutto da scoprire e la gente se ne renderà conto nel momento in cui leggerà il libro”.
Come ti è venuta in mente questa idea in un certo senso inconsueta?
Ho intenzione di portare avanti un progetto di incontri a livello sociale e umanitario, dove si rendono pubbliche le vicende umane, sia più impegnative, che più leggere adeguate all’infanzia. Il letto è stata un’esigenza fondamentale in un periodo della mia vita: ricordo quando mi recavo all’università e arrivavo alla sera talmente stanca, e, dal momento che non potevo ritornare a casa di notte, diventava indispensabile trovare un amico o un’amica che mi offrisse un posto letto, per riposarmi.
Il libro poi lo hai arricchito anche con le esperienze di altre persone.
Quando mi è venuta l’idea di scrivere questo testo mi sono chiesta: perché farlo da sola? Allora ho ritenuto di invitare altre persone a condividere le loro idee, per cui nel testo ci sono sedici persone che hanno offerto il loro pensiero sull’argomento. Sono interessanti le considerazioni di tanti amici che hanno avuto il piacere di condividere il loro pensiero sull’argomento: tra questi vorrei ricordare quelle di un giornalista, un bambino e un prete. Il libro si legge facilmente, è piacevole e non è affatto impegnativo, ti ritroverai anche te all’interno , così come tanti altri amici ed uno di questi mi ha detto che il libro l’ha letto di volata, in un’ora, tanto era scorrevole.
A chi hai ritenuto di dedicare questo libro?
A tutti in generale, ed è uno spinta a comprendere che non si devono mai perdere di vista i nostri obbiettivi e i nostri sogni. Questo volume non tratta esclusivamente del letto, piuttosto è un incentivo a sognare e a dare spazio ai nostri sogni. Non si deve mai far sfuggire un’idea e una curiosità per qualcosa, è necessario invece tentare di concretizzarla, farsi sempre delle domande e di conseguenza delle risposte.
Qual è il letto che preferisci Gisela?
Il libro spiega che ogni persona ne predilige uno diverso, è dai tempi della preistoria che esiste questo utilissimo oggetto, l’importante è fare un buon riposo, che rigenera e offre un grande valore alla nostra vita. Sicuramente il letto matrimoniale è più comodo, ma io sono molto affezionata al letto a castello e questo fatto deriva dall’infanzia. Io provengo da una famiglia numerosa, dormivamo in una stanza piccola con tre letti a castello, eravamo sei fratelli e ricordo quegli anni con grande gioia, dove mi sono divertita moltissimo.
Ora che ti sei impegnata a scrivere questo libro, ne seguiranno altri?
Si , sto preparando altri libri e un musical che sicuramente proporrò anche a teatro, è un progetto molto impegnativo anche sotto l’aspetto economico e per questa ragione sto cercando degli sponsor per poter collaborare.
Tra i due ruoli, quello di artista cantante cantautrice e quello di scrittrice quale preferisci?
Entrambi, perché la mia vera missione è quella di portare avanti un messaggio. Mia intenzione è quella di esprimere tutto ciò che sento, io scrivo dall’età di dieci anni e scrivevo di tutto perché mi piaceva e mi rilassava. Quando è iniziata la mia attività di artista come cantante, ho pensato di utilizzare alcune poesie e le ho trasformate in canzoni. La canzone ha un tema e un messaggio ben preciso, invece con la narrativa puoi sognare, viaggiare con la mente e consolidare un’idea, quindi con la narrativa è tutta un’altra cosa.
Quando hai iniziato questo progetto, che poi ti ha condotto alla composizione del libro?
Questo progetto è iniziato un anno fa quando mi sono detta, “perché non far conoscere alle persone tutto ciò che ho scritto negli ultimi anni”? Quando stavo in Venezuela, scrivevo articoli per alcuni giornali, tutt’altra cosa rispetto quella di scrivere un libro. Mi piaceva scrivere racconti, che poi tenevo per me, perché sono molto gelosa delle mie cose, adesso invece sono più disponibile a far leggere ciò che scrivo. Così ho deciso di trattare di questo oggetto, “il letto”che è stato molto importante nella mia adolescenza,
Vuoi aggiungere qualcosa sul letto che potrebbe incuriosire il pubblico?
Ho scritto anche una canzone sul letto e una filastrocca che è descritta all’interno del libro. Il libro ci aiuta a comprendere un oggetto che appartiene a tutti, difatti in ogni angolo del mondo si utilizza e ci accompagna durante il nostro percorso terreno, dall’inizio alla fine della nostra vita.
Grazie Gisela
Rino R. Sortino