Alessandra Piccinini è nata a Macerata il 24.09.1975 e nell’ambito della sua città natale, trascorse i primi anni di vita, circondata dall’affetto dei suoi cari. Oggi dopo lunghi anni di studio, è una donna attraente, che svolge l’attività di Avvocato Amministrativo, vive e lavora a Porto Recanati dove si trova anche il suo studio. Come conseguenza della sua impellente attività giuridica, Alessandra ha sempre dovuto affrontare viaggi lungo l’arco della penisola, e grazie a questa opportunità, ha sviluppato esperienze, che poi le sono servite per sviluppare i personaggi dei suoi libri. La scrittura è la logica conseguenza della sua grande capacità di analisi, dove sempre più è pervasa dal desiderio di trasmettere agli altri, suoi momenti di retrospezione. Nel primo libro di Alessandra Piccinini il “Portone Rosso”, è evidenziato il percorso evolutivo di Ludovica, la protagonista, che attraverso propri errori, incertezze, momenti di infelicità ed esaltazione, insegue la sua personale realizzazione. Recentemente lo scorso 16 novembre, è uscito il secondo libro di Alessandra Piccinini “Delitto in casa di Mezzelane” che affronta una vicenda realmente accaduta nell’anno 1930. Si tratta di un giallo umoristico, scritto a quattro mani, con un altro autore della stessa casa editrice, Andrea Ansevini. Il volume narra di un omicidio, una sparizione, con tanti sospettati, ed alla fine la soluzione appare in un certo senso enigmatica, che si evolve con chiarezza nel corso dell’ultimo capitolo. “Delitto in casa di Mezzelane” ha una particolarità, perchè a morire è la Direttrice Editoriale della stessa casa editrice, Rita Angelelli. La Signora con grande spirito partecipativo, ha dato il proprio assenso ad essere prestata al contesto narrativo di un libro, che non ha particolari pretese, piuttosto invita il lettore a trascorrere qualche ora divertente attraverso delle sane risate. Con “Delitto in casa di Mezzelane”, gli autori hanno inteso esorcizzare il rapporto non sempre semplice che si instaura tra autore ed editore. E’ risaputo come molte volte le case editrici fanno attendere del tempo agli autori di un testo prima della pubblicazione, poi ci sono gli “editor” che apportano dovute correzioni, che non sempre sono accettate di buon grado dagli autori. Nonostante Alessandra Piccinini e Andrea Ansevini abbiamo voluto scherzare su queste tematiche, non era loro intenzione metterle in relazione con la casa editrice, dove opera la Direttrice Angelelli che invece si è sempre dimostrata all’altezza delle aspettative. La trama del libro è divertente, i sospettati dell’ omicidio sono gli autori della casa editrice e in particolare uno, Roberto Ricci (denominato il parrucchiere del brivido), che come attività primaria svolge quella di parrucchiere, ma ha l’hobby di scrivere romanzi noir. Quando avvenne il delitto, che aveva a che fare con la casa editrice, chiaramente il primo autore ad essere sospettato divenne quello che era parte attiva al racconto. ll romanzo evidenzia sia Andrea Ansevini che Alessandra Piccinini tra i protagonisti : sono in un certo senso due detective, che tentano di arrivare a capo di una vicenda, che sconfina anche nell’occultismo. Noi di “Latina Flash” abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Alessandra Piccinini, per carpire più da vicino la filosofia della scrittrice, che si è impegnata in questo testo, una tematica per lei del tutto nuova.
Si nota una nuova espressività in Alessandra Piccinini, perché dopo il primo libro a risvolti psicologici, “Il portone rosso”, adesso con “Delitto in casa di Mezzelane” troviamo un racconto in un certo senso Noir
Più che una nuova espressività, direi che si tratta di una parentesi leggera e divertente . In realtà le tematiche del “Portone Rosso” sono quelle che io prediligo, ma a volte nella vita, è necessaria anche una certa leggerezza. “Delitto in casa le Mezzelame” è un libro da leggere per divertirsi e ridere, chiaramente c’è qualcosa di me stessa nel testo, nella parte che riguarda il processo e l’accusa. E’ un libro in cui mi sono divertita molto a scrivere, essendo io molto legata al mio lavoro, come sai io faccio l’avvocato ed è stato interessante dal mio punto di vista, ricostruire la parte processuale. Le tematiche che svilupperò nei prossimi mesi e nei prossimi lavori sono sempre le tematiche “del Portone Rosso”, quindi del mio primo romanzo, che hanno una certa relazione con la mia crescita personale, lo Sciamanismo e in particolar modo le relazioni umane. Nel lungo racconto che è quasi ultimato, intendo approfondire le tematiche del rapporto fra i principi ermetici per quello che è stato l’inizio dell’Alchimia e lo Sciamanesimo. Io come sai, pratico e mi occupo di Sciamanesimo da circa due anni, è un tema che mi affascina particolarmente, e soprattutto è importante scoprire punti di contatto tra le profezie antiche con la fisica quantistica e le culture Sciamaniche. Derivano da tutto il mondo, ma le culture che conosco maggiormente, sono quelle che provengono dal Sudamerica. Quindi sto approfondendo queste tematiche senza nessuna pretesa di completezza e nella prospettiva di scrivere un racconto “vivo” sotto tutti gli aspetti. Inoltre ho in cantiere anche un altro giallo ambientato nelle Marche, tra Porto Recanati e Civitanova Marche, nella nostra Costa Adriatica. Anche in questo caso c’è un delitto, con una serie di questioni correlate al Monte Conero, ci sarà la presenza di un investigatore che a costo della sua incolumità, riuscirà a scoprire alcuni segreti del “monte misterioso”, dove esiste una base militare. La zona è in parte inaccessibile, ma esiste anche un bellissimo parco naturale, aperto al pubblico, dove sono racchiusi tante leggende e tanti segreti (anche recenti) legati alla presenza della base militare. Oltre al giallo, ho in progetto di allestire un altro testo più completo che riguarda lo “Sciamanesimo”, che intendo comporre insieme ad un vero e proprio “Sciamano”, che vive nelle Marche e che saluto. Il suo nome è Angelo Castignani, ed ha un bellissimo centro dove si praticano corsi per chi vuole avvicinarsi a questa materia.
C’è differenza sostanziale fra lo stesso soggetto e cioè Alessandra Piccinini Avvocato e Alessandra Piccinini scrittrice o è un’unica natura?
Alessandra Piccinini scrittrice non esisterebbe senza Alessandra Piccinini Avvocato, nel senso che la spinta a scrivere è in qualche modo una deviazione di quella che è la normale attività di scrittura nella professione. Sai com’è Rino, noi Avvocati scriviamo talmente tanto che ad un certo punto ci poniamo il quesito: siamo veramente Avvocati o invece Romanzieri? Soprattutto chi lavora nel mio campo (io sono Amministrativa), sa che ci si occupa soprattutto di Atti che sono particolarmente di natura scritta, lunghi e complessi. Pertanto chi svolge una certa attività, ad un certo momento sente l’esigenza di scrivere qualcosa di diverso. Sono comunque soddisfatta del mio lavoro, che mi ha consentito di viaggiare tanto, certamente posso asserire che se fossi rimasta chiusa in ufficio tutto il giorno, probabilmente la mia scrittura non avrebbe avuto questa forma.
Sono ricorrenti nei tuoi racconti, l’esposizione di vicende ambientate nella tua bella regione delle Marche, quindi sei molto sensibile e legata alle tua origini
Alla Regione delle Marche sono legata oltre che da un aspetto affettivo, anche da un aspetto naturalistico, dove il contatto con la natura è pressoché quotidiano. La mia famiglia proviene dall’entroterra marchigiano, da un paesino che si chiama Poggio San Vicino che come suggerisce il nome, si trova sul monte San Vicino. Io mi chiamo Piccinini di cognome e i miei antenati che vivevano proprio su questo monte, venivano chiamati “Piccinini del bosco”, proprio perché vivevano dentro il bosco. Mi è stato pertanto trasmesso tramite DNA questo attaccamento al territorio, ma oltre a queste considerazioni, posso affermare che le Marche è una regione molto bella con una straordinaria varietà di paesaggi e una storia importante, sia antica che recente. Ad esempio c’è tutta la storia della Resistenza nelle Marche, che nonostante non sia durata poco più di dieci mesi e mi riferisco all’entroterra maceratese, si sono tramandate storie incredibili di atti eroici compiuti dai partigiani. Purtroppo si sono avute anche stragi molto efferate, con luoghi della memoria assolutamente da riscoprire e da visitare.
Qual è Il sogno nel tuo cassetto Alessandra?
Vorrei avere sempre più tempo per scrivere, in quanto ritengo di aver trovato una buona forma di comunicazione e di espressione attraverso la scrittura. L’esigenza di scrivere da parte mia è diventata impellente e non la posso fermare, spero pertanto, di dedicare sempre più tempo alla mia passione cerebrale, compatibilmente agli impegni quotidiani, che non sono indifferenti.
Grazie Alessandra Piccinini
Rino R. Sortino